La meditazione è una pratica che viene coltivata nell’agio e nel rispetto di sé.

All’inizio siamo invitati a coltivare una pratica formale (meditazione seduta) per non più di quindici o venti minuti al giorno. Questo è un arco di tempo nel quale ci riproponiamo di acquisire una postura che ci trasmette un certo senso di agio e rilassatezza, grazie alla quale ci permettiamo di osservare tutto quello che accade nel corpo e nella mente.

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Sono state dette moltissime cose sulla meditazione, ed è per questo che ci tengo a ricordare che meditare non significa combattere sé stessi, i propri pensieri o le proprie abitudini dannose. Sedersi in silenzio, con gli occhi chiusi, è un invito ad amare noi stessi per ciò che siamo. In quest’atto di amore incondizionato, c’è la possibilità di identificare blocchi emotivi molto profondi e permettergli di sciogliersi sotto la luce calorosa della nostra attenzione.

 

Fondamentalmente, meditare significa diventare uno, ovvero riunire tutti gli aspetti della nostra mente dispersa e frammentaria in un unico senso di esserci.