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SANKALPA: Piantare il seme del cambiamento

Sankalpa è una parola sanscrita che si può tradurre come “proponimento” o “risoluzione personale”. Il Sankalpa deve essere formulato con una breve affermazione che viene ripetuta quando la mente è maggiormente ricettiva e sensibile, cioè quando è presente uno stato di calma e di rilassamento: condizione ideale che si sviluppa attraverso la pratica di Yoga Nidra. Durante tale pratica vi sono due momenti dedicati al Sankalpa: la ripetizione iniziale che è come piantare un seme nel terreno fertile della mente, la ripetizione finale che è come irrigare il seme per farlo germogliare. Quando un terreno è infestato dalle erbacce i semi si perdono e così succede ai proponimenti formulati a livello intellettuale, quando l'energia mentale è dissipata e la mente non è nella condizione adatta a riceverli.

Lo scopo del Sankalpa non è quello di soddisfare i desideri. Anche se può essere finalizzato a realizzare uno scopo materiale o terapeutico, dovrebbe essere utilizzato per dare una direzione alla propria vita, per modificare schemi mentali o emozionali e per risvegliare la dimensione spirituale dell'esistenza.

Quando i raggi del sole si posano sulla carta o su un pezzo di stoffa, creano solo un lieve riscaldamento. Tuttavia quando giungono attraverso una lente di ingrandimento, la carta e la stoffa iniziano a bruciare in pochi secondi. Quando i raggi del sole sono dissipati sono deboli, quando sono concentrati diventano potenti. Lo stesso vale per la mente. La mente è dissipata, vacillante e si muove in direzioni diverse, pertanto, non ha alcun potere né alcuna forza, ma quando le tendenze della mente si raccolgono e si uniscono, essa diventa una forza. Questa forza può essere usata per formulare una risoluzione, un Sankalpa. Una mente dissipata dirà: “Da domani non fumerò più o non dirò bugie”, ma questo non servirà a nulla. Quando la mente è rilassata le tendenze sono concentrate e il vostro Sankalpa diventa potente e si realizza. In Yoga Nidra, il Sankalpa è formulato appena prima dell’inizio della pratica e alla fine: all’inizio è formulato per creare un pensiero, alla fine il pensiero viene lanciato nella dimensione subconscia. Una mente rilassata diventa uno strumento efficiente.

Swami Satyananda Saraswati


Cos'è il Sankalpa? Molte persone dicono sia un'affermazione positiva, un pensiero positivo, ma il Sankalpa è un processo per allenare la mente a sviluppare la volontà e la chiarezza di pensiero. Si manca di forza di volontà perché si è interiormente indisciplinati. La maggior parte delle persone durante la propria vita si è chiesta cosa dovrebbe o non dovrebbe fare. È possibile, magari per una settimana o un mese, attuare un buon proposito, ma non si è in grado di continuare a farlo per tutta la vita: quando la motivazione iniziale finisce, si lascia perdere. Se si ha un Sankalpa che mantiene la motivazione e la direzione, la letargia non si instaura. Il Sankalpa deve poter sviluppare la forza di volontà. Non è necessario avere un Sankalpa molto grande. Si inizia con qualcosa di piccolo. Sankalpa non è solamente un pensiero, è un potere, una forza. Qualsiasi cosa si pensi viene proiettata nell'ambiente circostante. Proprio come, nell'ambiente, ci sono le onde radio ed altre onde e frequenze invisibili che possono essere catturate con i giusti strumenti, allo stesso modo i pensieri e i desideri hanno una loro frequenza. Negatività e positività, pessimismo ed ottimismo, hanno una loro frequenza. Ciò che si esprime lascia un'impressione su un canale della mente e vengono trasmesse delle onde. Se dietro ad un pensiero, dietro ad un Sankalpa, dietro ad un proponimento c'è intensità, il canale selezionato e l'impressione che rimane nella mente saranno più forti e si potrà accedere a quel canale più frequentemente e facilmente. È come programmare la pre-selezione del canale preferito. Sankalpa non è semplicemente un desiderio, è fiducia in se stessi, fiducia che “posso farlo”. Il Sankalpa non può essere "vorrei che fosse così" o "vorrei diventare così". Questo è un pensiero illusorio. Il Sankalpa è la ferma convinzione che "io diventerò così". Il Sankalpa è fiducia e fede in se stessi, nella propria forza e coraggio. "Ho questa potenzialità in me, pertanto, posso diventare così." Sankalpa non è solo il pensiero di voler diventare in un certo modo, ma anche lo sforzo di diventarlo. Per arrivare a realizzare obiettivi elevati occorre iniziare con qualcosa di molto semplice: cambiare le abitudini e le limitazioni che inibiscono la propria crescita. Cercare di comprendere se stessi, osservarsi, trovare i blocchi e superare una cosa alla volta. E' necessario concentrarsi sul presente ignorando le insicurezze del futuro. Se qualcosa può accadere nel futuro, perché preoccuparsene ora? Il problema è essere così ansiosi che il passato è ansia, il presente è ansia e il futuro è ansia. Ma yoga insegna che occorre agire nel presente. Nel momento in cui si formula il Sankalpa, si è pieni di sentimenti ed espressioni del nostro spirito interiore. Non è come esprimere un desiderio il primo giorno di ogni nuovo anno. Il Sankalpa è fare un passo avanti, non un pensiero, e quando si fa un passo per realizzare e per armonizzare la propria vita, bisogna ricordare che più si sarà positivi, ottimisti e sattwici (saggi ed equilibrati), più forza si acquisterà e più lontano si andrà. Nella vita spirituale occorre diventare contadini. Un contadino è un creatore che sa come dare vita a un nuovo seme. Occorre preparare la propria mente e fertilizzarla con la positività. Occorre piantare il seme del proprio proposito personale, il Sankalpa, ed essere sicuri che le giuste condizioni siano sempre presenti affinché possa germogliare.

Swami Niranjanananda Saraswati


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